venerdì 1 aprile 2016

Gino Rossi


Vivo vicino a un posto che fino a una quindicina di anni fa era popolato da creature meravigliose. Era l'ospedale psichiatrico di Sant'Artemio. L'ingresso era preceduto da un viale di cipressi attraversato dalla ferrovia. Alcuni ospiti della struttura erano autorizzati a passeggiare sino alla fine del viale e qualcuno addirittura poteva andare fino al bar che si trovava poco distante. Quando mi sentivo giù inforcavo la bici e pedalavo fino al viale, sperando magari di trovare Piero, o Billy l'inventore. Personaggi con cui era meraviglioso scambiare due parole. Nel 2000 ebbi la fortuna di svolgere un tirocinio nella struttura poco prima che chiudesse. Quei viali, quelle mura, erano estremamente evocative e intrise di storie. Lo sentivi, bastava stare in silenzio ed ascoltare. Dopo poco l'ospedale chiuse e divenne la sede della Provincia di Treviso - "Se la vedi ti innamori". Quindi di fatto tolsero dei matti per metterne degli altri. Qualche anno più tardi la mai troppo lodata Fondazione Benetton di Treviso - baluardo culturale della città - propose una mostra su Gino Rossi corredata da un bellissimo documentario di Riccardo De Cal. Scoprii che Gino era morto li, era uno dei tanti fantasmi che avevo incontrato in quei viali. Il "nostro" Lorenzo Tomio anni fa lavorò alle musiche di un documentario su Sant'Artemio realizzato da Nicola Marchesin e Laura Bot quando ancora era in funzione. Loro ci hanno regalato questo video usando quelle immagini ed è un regalo prezioso.

Max

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norman

Collettivo di musicisti. La rivolta dei bambini blu il disco che hanno fatto nel 2009. La grandine! è quello nuovo nuovo.