domenica 13 novembre 2016

Leonard Cohen, Venezia e New York

Fu l'estate del 2009 quella delle sassate, delle grandinate.
Sarei dovuto partire per un viaggio Canada/StatiUniti con quella che nel frattempo era diventata la mia ex fidanzata.
Possedevo un biglietto: 3 agosto 2009 ore 7.10 Venezia (VCE) - Toronto (YYZ)
NONEWYORK
All'imbarco lei andò sola, bellissima, vogliosa di riscatto incontro all'avventura.
Io restai a nuotare nei pub e a crogiolarmi nel mio essermi perso per strada, cocciutamente seduto sopra ai rottami di quella bomba a orologeria che finalmente era esplosa.
Non ci fu niente di bello in quell'estate. Niente.
O quasi.
Avevo letto mesi prima che Cohen sarebbe venuto a suonare in Piazza San Marco, ma acquistare il biglietto voleva dire prendere una decisione e in quel momento quanto a decisioni non ero un granchè.

Punto.

"Vendo il mio biglietto per Cohen, ti interessa?"
Questo recitava l'sms di un amico.
L'occasione capitò così, sfruttando il possibile appuntamento disatteso di qualcun altro.
Il concerto era il 3 di agosto, il giorno in cui sarei dovuto partire, il giorno che sono rimasto.
Non vidi New York, ma vidi Leonard Cohen.
Il fato decise per me e decise bene.
Quella notte Leonard fu incredibile e tra le crepe, cominciò piano a filtrare un po' di luce.

"There's a crack in everything that's how the light gets in"



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norman

Collettivo di musicisti. La rivolta dei bambini blu il disco che hanno fatto nel 2009. La grandine! è quello nuovo nuovo.